I Nerelli dell'Etna

I nerelli dell’Etna

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I NERELLI DELL'ETNA

L’Etna, padre di Cavanera

La forza vulcanica si infonde nelle viti

L'Etna

Il vulcano che domina i vigneti, per la tenuta di Cavanera, è come il padre che con la sua figura imponente custodisce e protegge il proprio bambino. E, esattamente come il padre, al figlio non fa soltanto da scudo, ma anche da principale fonte di sostentamento ed energia. Nel caso della tenuta etnea di Firriato, posta tra i 600 e i 900 m.s.l.m., questo vigore si traduce nello straordinario apporto minerale che la terra vulcanica – ricca di elementi come ferro, silice, alluminio, manganese e magnesio – infonde nelle piante del vigneto, che si sviluppano in un contesto di profonda fertilità.

La vendemmia del Nerello Cappuccio

Quelli di Cavanera, sono gli ultimi vigneti di Firriato dove si effettua la raccolta

Il Nerello Cappuccio è una delle due varietà a bacca rossa che Firriato alleva a Cavanera, i cui vigneti, tra tutti quelli delle tenute della famiglia Di Gaetano, sono gli ultimi a essere vendemmiati: si comincia la seconda settimana di settembre, con un picco di attività tra la prima e la seconda decade di ottobre, e si conclude nei primi giorni di novembre. Tra i gioielli frutto di questo vitigno, c’è il Cavanera Rovo delle Coturnie, Etna Doc i cui meriti il Nerello Cappuccio deve dividere col Nerello Mascalese, l’altra uva rossa con cui prende forma quest’unione perfetta che dà alla luce un vino elegantissimo e dai sentori spiccatamente minerali, intenso nei suoi profumi fruttati e corposo al palato.

Il Nerello Cappuccio dell'Etna

Le peculiarità del Nerello Mascalese

Come una delle più tipiche varietà siciliane si esalta in un contesto unico

Il Nerello Mascalese

Nerello Mascalese, appunto. Un vitigno le cui caratteristiche organolettiche vengono innalzate all’ennesima potenza grazie alle peculiari condizioni pedoclimatiche in cui, a Cavanera, è coinvolto: dalle forti escursioni termiche giorno/notte alle precipitazioni nevose dell’inverno, passando per le rocce basaltiche che fanno da esoscheletro al terreno. Ognuno di questi elementi contribuisce a generare delle uve i cui valori straordinari vengono poi direttamente trasmessi a vini carichi di passione come Le Sabbie dell’Etna Rosso, che a sua volta si compone come un armonico blend con il Nerello Cappuccio, e che rappresenta il capostipite della produzione (ormai pluridecennale) dell’azienda della famiglia Di Gaetano sul versante nord-est del vulcano.

Lo spumante vulcanico

Dalla lava alle bollicine

Dal Nerello Mascalese nasce un altro magnifico vino, anzi, spumante: il Gaudensius Blanc de Noir. Brut prodotto col metodo classico, si distingue per l’elegante risposta al palato e per il perlage eccezionalmente vivace, oltre che per il suo colore giallo dalle sfumature dorate e per il ventaglio di sentori complessi e freschi che lo rendono ancor più irresistibile. L’affinamento in bottiglia a contatto con i lieviti per oltre 32 mesi – con frequenti “ coup de poignet” ne esalta ulteriormente la raffinatezza gustativa, rendendolo un prodotto unico nel panorama dei vini dell’Etna, dove Firriato è pioniere di qualità.

Il Gaundesius Firriato

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