La rivelazione mistica del piacere
SANTAGOSTINO BAGLIO SORìA
IGT Terre Siciliane
Catarratto, Chardonnay
La viticoltura di precisione e l’enologia di rispetto sono emblemi della filosofia produttiva della famiglia Di Gaetano che ha, tra i suoi primogeniti, il Santagostino Baglio Sorìa Bianco, etichetta che ha innalzato il prestigio e la reputazione di Firriato ai quattro angoli del mondo. È un blend di Catarratto, la varietà autoctona a bacca bianca più diffusa in Sicilia, e Chardonnay, l’alloctono internazionale che meglio si è adattato sull’isola. La dotazione degli elementi minerali dai terreni di Baglio Sorìa si fondono in maniera equilibrata con la freschezza dei sentori floreali e fruttati del Catarratto e il bouquet ricco con il corpo complesso dato dalla fermentazione in barrique dello Chardonnay. Il risultato è un vino di carattere, sofisticato ed elegante.
La viticoltura di precisione e l’enologia di rispetto sono emblemi della filosofia produttiva della famiglia Di Gaetano che ha, tra i suoi primogeniti, il Santagostino Baglio Sorìa Bianco, etichetta che ha innalzato il prestigio e la reputazione di Firriato ai quattro angoli del mondo. È un blend di Catarratto, la varietà autoctona a bacca bianca più diffusa in Sicilia, e Chardonnay, l’alloctono internazionale che meglio si è adattato sull’isola.
- Classificazione: IGT Terre Siciliane
- Vitigno: Catarratto, Chardonnay
- Pedoclima: collinare
- Suolo: Calcareo-argilloso
- Esposizione: sud/ovest (da 230 a 250 mt. s.l.m.)
ZONA DI PRODUZIONE
Baglio Sorìa
La Tenuta di Baglio Sorìa è localizzata a pochi chilometri da Trapani, nella Sicilia occidentale. Nei suoi 110 ettari, la coltivazione della vite prevede che le piante non vengano caricate eccessivamente per ottenere una maggiore qualità del frutto.
Santagostino Baglio Sorìa
Autentica icona di Firriato e della Sicilia
Santagostino Baglio Sorìa Bianco è un simbolo che si identifica perfettamente con la storia di Firriato. Il connubio tra un vitigno autenticamente siciliano e un internazionale che ha trovato in Sicilia un terroir d’elezione. E’ nella tenuta di Baglio Sorìa che l’autoctono Catarratto e l’internazionale Chardonnay trovano un contesto pedoclimatico ideale dove esprimere al meglio il loro potenziale. Le caratteristiche orografiche di argille rosse e calcare conferiscono al calice di Santagostino Bianco una franchezza olfattiva variegata, dove il Catarratto apporta il corpo e lo Chardonnay compensa con le tipiche note di frutta esotica del suo corredo aromatico ingentilite e resi più eleganti dopo un breve periodo di fermentazione in barrique. L’affinamento in acciaio ha una durata di 4 mesi con leggere variazioni annata per annata. Campione assoluto sulla scena internazionale da oltre un trentennio, racchiude in sé i sentori della più autentica sicilianità.
SANTAGOSTINO BIANCO
Caratteristica delle annate
2022
“Le rilevazioni termiche del 2022 hanno indicato una regolarità costante grazie a un inverno mite e l’assenza di gelate durante la primavera. Le piogge invernali hanno reso i terreni più morbidi e rifornito le risorse idriche, mentre un’estate soleggiata con bassa umidità ha ostacolato la diffusione delle principali malattie delle viti, come la peronospora e l’oidio.
2021
La vendemmia 2021 nell’agro di Trapani è stata caratterizzata da un andamento climatico piuttosto regolare. I primi mesi della stagione invernale hanno registrato la presenza di abbondanti piogge nell’agro trapanese assicurando un ripristino del contenuto idrico nei suoli, con una primavera e un inizio estate abbastanza freschi.
2020
La vendemmia 2020 risentito in generale di un andamento climatico variabile rispetto al 2019, con temperature al di sopra della media stagionale – in particolare tra i mesi di gennaio e febbraio – e una certa siccità da maggio a settembre inoltrato. Tali condizioni hanno leggermente anticipato la fase di germogliamento riducendo il processo di sviluppo ed accrescimento dell’apparato fogliare sino alla fioritura con una resa produttiva inferiore (circa il 30%) – per le varietà a bacca bianca in particolare – a favore della qualità: una delle migliori degli ultimi anni.
2019
L’annata 2019 risente in generale dell’andamento climatico più freddo e piovoso rispetto alle medie degli ultimi anni. Le temperature sono state sotto la media stagionale nel periodo della fioritura e anche durante la maturazione si sono registrate condizioni climatiche favorevoli. Lo sviluppo vegetativo delle piante è stato ottimale, con chiome perfettamente funzionanti, e una riduzione del peso medio del grappolo che ha favorito un innalzamento della qualità media.
2018
Dopo un inverno ed una primavera con abbondanti e copiose precipitazioni, l’arrivo dell’estate non ha fatto salire vertiginosamente i termometri e, pertanto, il grado zuccherino è risultato inferiore rispetto al 2017. Il mese di settembre ha registrato un lieve innalzamento della umidità relativa e delle temperature minime rispetto allo scorso anno, senza però mai arrecare particolari problemi fitosanitari. All’inizio della terza decade dello stesso mese si sono registrate copiose piogge (il 21 e il 22) che hanno rallentato la raccolta ma, fortunatamente senza compromettere la sanità delle uve.
2017
Nel 2017, l’andamento del clima ha determinato un ciclo vegeto-produttivo regolare. A inizio estate, grazie a una buona curva vegetativa, le piante si sono presentate in ottime condizioni fitosanitarie. Nonostante i valori di temperatura superiori alle medie stagionali registrati tra luglio e agosto, le escursioni termiche giorno/notte hanno garantito una buona maturazione aromatica e fenolica delle uve, anticipandone la maturazione di circa una settimana e, parallelamente, riducendone la produzione di circa il 25%.
2016
La stagione estiva 2016 in Sicilia è stata caratterizzata da un clima mite, intervallato da poche perturbazioni e senza picchi eccessivi di calore. Dopo un inverno caratterizzato da scarse precipitazioni, la stagione primaverile è iniziata con temperature mediamente fresche, anche durante la fioritura, e si è chiusa con alcune precipitazioni nei mesi di maggio e giugno.
2015
L’autunno caldo e poco piovoso ha determinato la comparsa di un cotico erboso spontaneo notevolmente ridotto e caratterizzato dalla presenza di specie microterme. In ritardo risultano essere la maggior parte delle piante da seme spontanee e coltivate. L’avvio dell’inverno è stato freddo, con il forte abbattimento della carica sporigena dovuta alla primavera 2014 notevolmente umida. Questo ha abbassato la carica microbica di partenza ed una ridotta capacità virulenta dei patogeni nelle prime fasi del loro sviluppo (mese di aprile).
2014
E’ stata un’annata indimenticabile grazie soprattutto ad un clima pressoché uniforme e molto equilibrato la primavera è stata giustamente piovosa con un’estate fresca che ha favorito maturazioni lente e graduali”. Si parla di “un’estate priva di sciroccate”, “luglio è trascorso senza eccessi di calura”. Parallelamente “escursioni termiche giorno/notte molto marcate” si sono registrate in tutti le aziende Firriato favorendo di fatto lo sviluppo di aromi e profumi. Insomma condizioni ottimali che hanno portato ad “una maturazione lenta e perfettamente equilibrata del frutto.
Maturazioni fenoliche lente con maggiore complessità organolettica e con maggiore stabilità polifenolica, quindi maggiore attitudine per lunghi affinamenti.
2013
L’annata si presenta fruttuosa, sia per quantità che soprattutto in qualità si sono ottenuti “vini di interessante profilo”. A causa del clima la raccolta si è protratta fino all’ultima settimana di settembre. L’annata 2013 ha permesso una raccolta più lenta e quindi una maturazione graduale: la vendemmia è stata ritardata di due settimane. Data di raccolta: 12 Settembre per il Catarratto, 5 Agosto per lo Chardonnay.
2012
La fine del mese di agosto e di settembre ha segnato l’avvio della raccolta manuale delle uve dello Chardonnay e del Catarratto a Baglio Sorìa, giunte alla loro completa maturazione grazie alle favorevoli condizioni pedoclimatiche. Il 2012 ha concesso un inverno non troppo rigido e con scarse precipitazioni, una primavera umida e un’estate afosa e soleggiata.
SANTAGOSTINO BIANCO
Premi e Riconoscimenti
2020
Vini D’Italia: 2 bicchieri neri
2019
Guida Vitae: 3 Viti
2017
Wine Enthusiast: 87 punti
Luigi Veronelli: 2 Stelle rosse
2013
Luigi Veronelli: 2 Stelle Rosse
Gambero Rosso: 2 bicchieri neri
2012
Gambero Rosso: 2 bicchieri neri
Luigi Veronelli: Tre Stelle Rosse
2011
Gambero Rosso: 2 bicchieri neri
2010
Annuario dei Migliori Vini Italiani: 91 I.P Miglior Produttore dell’Anno
Bibenda: 3 grappoli
Wine Spectator: 86 punti
2009
Gambero Rosso: 2 bicchieri neri
Annuario dei Migliori Vini: 91 punti
Bibenda: 4 grappoli
I Vini d’Italia – Le Guide dell’Espresso: 15,5/20
WineEnthusiast: 90 punti
2008
Luigi Veronelli: 3 Stelle Rosse
La ricetta
Busiate pesto alla trapanese
Mettete sul fuoco una pentola d’acqua. Lavate con cura i pomodori e quando l’acqua bolle scottateli per un paio di minuti, quindi scolateli, lasciateli raffreddare, togliete la buccia e metteteli nel mixer. Unite il basilico, le mandorle, gli spicchi d’aglio e frullate tutto fino a che otterrete un composto omogeneo.