Quattro volte Sicilia
QUATER VITIS BIANCO
IGT Terre Siciliane
Catarratto, Inzolia, Zibibbo e Carricante
Dall’alta percentuale di argille presenti nel suolo di Pianoro Cuddìa, nasce un vino che riflette interamente le caratteristiche organolettiche del suo terreno. Blend di quattro vitigni autoctoni, Quater vitis Bianco può essere definito come un’originale interpretazione della Sicilia che racchiude l’isola in un solo calice. Il Catarratto apporta profumi fruttati e complessi accentuati dalle caratteristiche aromatiche dello Zibibbo, in armonia con l’eleganza dell’Inzolia e la mineralità del Carricante. L’equilibrio dato dalla dolcezza e dal sostenuto nerbo acido fanno del Quater Vitis bianco, un vino destinato all’invecchiamento in bottiglia, che si presta a professionali degustazioni verticali in comparazione con i bianchi internazionali dalla simile longevità come Riesling, i Grandi Borgogna bianchi, Grand Cru e Premier Cru.
Dall’alta percentuale di argille presenti nel suolo di Pianoro Cuddìa, nasce un vino che riflette interamente le caratteristiche organolettiche del suo terreno. Blend di quattro vitigni autoctoni, Quater vitis Bianco può essere definito come un’originale interpretazione della Sicilia che racchiude l’isola in un solo calice.
- Classificazione: IGT Terre Siciliane
- Vitigno: Catarratto, Inzolia, Zibibbo e Carricante
- Pedoclima: collinare
- Suolo: argilloso-calcareo
- Esposizione: sud-ovest/ovest (da 200 a 250 mt. s.l.m.)
ZONA DI PRODUZIONE
Pianoro Cuddìa
ll vigneto di Pianoro Cuddìa è esposto a Nord, e si trova a 109 metri sul livello del mare. La tenuta si estende in pianura in una zona caratterizzata da un clima semidesertico e particolarmente ventilato.
Quater Vitis Bianco
Quatto Cru a bacca bianca in un calice di Sicilia
Tutta la Sicilia in un solo calice, tante personalità in una sola bottiglia. Quater Vitis Bianco racchiude quattro Cru dei quattro vitigni a bacca bianca per eccellenza dell’enologia siciliana: gli autoctoni Inzolia, Carricante, Catarratto e Zibibbo. Insieme danno vita a un blend complesso e sofisticato. Le quattro diverse varietà si differenziano per qualità organolettiche e personalità e di conseguenza le cuvée subiscono un percorso produttivo individuale, dalla vigna fino in cantina. Per ogni varietà viene infatti adottata la pratica agronomica più adatta in base al microclima del vigneto di provenienza. Anche la raccolta segue e rispetta il naturale processo di maturazione delle singole varietà. Dopo che tutte e quattro le vendemmie sono completate, le uve raccolte sono vinificate e affinate in vasche separate le une dalle altre. Da un punto di vista enologico Quater Vitis Bianco è rappresentativo di quattro varietà distinte per composizione polifenolica, tipologia di suolo e periodo di maturazione. Solo alla fine, tagli e assemblaggi confluiranno nello stesso meraviglioso calice per ottenere l’equilibrio perfetto dei quattro vitigni.
QUATER VITIS BIANCO
Caratteristica delle annate
2021
La vendemmia 2021 nell’agro di Trapani è stata caratterizzata da un andamento climatico piuttosto regolare. I primi mesi della stagione invernale hanno registrato la presenza di abbondanti piogge nell’agro trapanese assicurando un ripristino del contenuto idrico nei suoli, con una primavera e un inizio estate abbastanza freschi.
2020
La vendemmia 2020 risentito in generale di un andamento climatico variabile rispetto al 2019, con temperature al di sopra della media stagionale – in particolare tra i mesi di gennaio e febbraio – e una certa siccità da maggio a settembre inoltrato.
2019
L’annata 2019 risente in generale dell’andamento climatico più freddo e piovoso rispetto alle medie degli ultimi anni. Le temperature sono state sotto la media stagionale nel periodo della fioritura e anche durante la maturazione si sono registrate condizioni climatiche favorevoli. Lo sviluppo vegetativo delle piante è stato ottimale, con chiome perfettamente funzionanti, e una riduzione del peso medio del grappolo che ha favorito un innalzamento della qualità media.
2018
Dopo un inverno ed una primavera con abbondanti e copiose precipitazioni, l’arrivo dell’estate non ha fatto salire vertiginosamente i termometri e, pertanto, il grado zuccherino è risultato inferiore rispetto al 2017. Il mese di settembre ha registrato un lieve innalzamento della umidità relativa e delle temperature minime rispetto allo scorso anno, senza però mai arrecare particolari problemi fitosanitari. All’inizio della terza decade dello stesso mese si sono registrate copiose piogge (il 21 e il 22) che hanno rallentato la raccolta ma, fortunatamente senza compromettere la sanità delle uve.
2017
Nel 2017, l’andamento del clima ha determinato un ciclo vegeto-produttivo regolare. A inizio estate, grazie a una buona curva vegetativa, le piante si sono presentate in ottime condizioni fitosanitarie.
2016
La stagione estiva 2016 in Sicilia è stata caratterizzata da un clima mite, intervallato da poche perturbazioni e senza picchi eccessivi di calore. Dopo un inverno caratterizzato da scarse precipitazioni, la stagione primaverile è iniziata con temperature mediamente fresche, anche durante la fioritura, e si è chiusa con alcune precipitazioni nei mesi di maggio e giugno. Questa situazione climatica ha favorito un ottimo andamento delle varie fasi fenologiche dei vigneti.
2015
L’autunno caldo e poco piovoso ha determinato la comparsa di un cotico erboso spontaneo notevolmente ridotto e caratterizzato dalla presenza di specie microterme.In ritardo risultano essere la maggior parte delle piante da seme spontanee e coltivate. L’avvio dell’inverno è stato freddo, con il forte abbattimento della carica sporigena dovuta alla primavera 2014 notevolmente umida.
2014
E’ stata un’annata indimenticabile grazie soprattutto ad un clima pressoché uniforme e molto equilibrato la primavera è stata giustamente piovosa con un’estate fresca che ha favorito maturazioni lente e graduali”. Si parla di “un’estate priva di sciroccate”, “luglio è trascorso senza eccessi di calura”.
2013
L’annata 2013 è stata certamente più interessante rispetto al 2012. L’andamento climatico è stato davvero ideale per i vigneti: dopo le piogge primaverili, le vigne non hanno sofferto la siccità come l’anno precedente, il che ha comportato una maturazione migliore che, insieme alle temperature più fresche, ha giovato sicuramente ai risultati dell’annata.
2012
L’inizio di settembre è il momento propizio all’ inaugurazione della raccolta manuale delle uve dei 4 vitigni autoctoni, nella Tenuta di Pianoro Cuddìa, giunte alla loro completa maturazione grazie alle favorevoli condizioni pedoclimatiche. Il 2012 ha concesso un inverno poco rigido con scarse precipitazioni, una primavera umida e un’estate afosa e soleggiata.
2011
La piovosità di questa annata ha registrato quantità inferiori rispetto alla media siciliana, concentrandosi principalmente nella stagione primaverile. Le temperature fresche e le scarse precipitazioni sono state determinanti per la vendemmia, iniziata in giorni diversi per ogni vitigno (23 agosto per il Grillo, 31 agosto per lo Zibibbo, 8 settembre per il Catarratto e 6 ottobre per il Carricante).
2010
La fine di agosto ha segnato l’inizio, a Pianoro Cuddia, del processo di vendemmia dei finissimi frutti dei 4 vitigni autoctoni siciliani a bacca bianca: Catarratto, Carricante, Grillo e Zibibbo. L’annata 2010 ha visto nel complesso piogge e temperature leggermente inferiori alla media, con un’abbondante piovosità al termine della stagione autunnale e primaverile, che ha favorito il riposo prima, e il rinvigorimento della vigna dopo, anche se con un lieve ritardo di germogliamento e fioritura.
2009
Il 2009 ha registrato un andamento climatico variabile, con abbondanti piogge nella stagione invernale, ben distribuite in quella primaverile e copiose da metà settembre. È stata un’annata davvero particolare, ricordata per le basse temperature di uno degli inverni più freddi degli ultimi anni. L’estate si è riconfermata calda e secca fino all’arrivo delle precipitazioni di fine mese. Le elevate escursioni termiche di Pianoro Cuddia hanno favorito la maturazione dell’uva.
2008
Le scarse precipitazioni e la mitezza delle temperature di questa annata non hanno compromesso la crescita delle viti, che hanno prodotto un frutto sano e maturo, trattato in minima percentuale con lo zolfo. La vendemmia delle quattro uve autoctone a Pianoro Cuddia è cominciata il 4 settembre con lo Zibibbo, per poi proseguire i giorni successivi con la raccolta del Grillo, Catarratto e Carricante.
2006
L’andamento climatico stabile ha permesso un processo di maturazione della vite abbastanza regolare e fruttuoso. L’annata ha registrato la presenza di abbondanti precipitazioni nei mesi invernali e primaverili, dotando la pianta del necessario approvvigionamento idrico.
2007
In questa annata la produttività dei vigneti ha subito un calo del 40% a causa dell’attacco della peronospora, fungo che si sviluppa in seguito ad abbondanti piogge, e al forte e persistenze soffio dello scirocco. I tempestivi trattamenti dei contadini sono stati in grado di salvare le piante e di permettere, nonostante la resa inferiore rispetto agli anni precedenti, la maturazione perfetta delle uve e di un frutto aromatico e notevolmente zuccherino.
QUATER VITIS BIANCO
Premi e Riconoscimenti
2020
Vini D’Italia 2022: 2 bicchieri neri
2019
Guida Vitae: 3 Viti
Doctor Wine: 90 punti
2017
James Suckling: 91 punti
Robert Parker: 88 punti
Vini Buoni d’Italia: 4 stelle
Gambero rosso: 2 Bicchieri rossi
Luigi Veronelli: 2 Stelle rosse
Bibenda: 3 Grappoli verdi
2015
Vini Buoni d’Italia: 4 stelle
Robert Parker : 90 punti
2013
Luigi Veronelli: 2 Stelle Rosse
Gambero Rosso: 2 bicchieri neri
2012
Gambero Rosso: 2 bicchieri neri
Annuario dei Migliori Vini Italiani: 89 punti
Bibenda: 4 Grappoli Verdi
2011
Gambero Rosso: 2 bicchieri neri
2010
Gambero Rosso: 2 bicchieri rossi
Annuario dei Migliori Vini Italiani: 90 punti Miglior Produttore dell’Anno
Bibenda: 3 grappoli
WineEnthusiast: 91 punti
2009
Gambero Rosso: 2 bicchieri neri
Annuario dei Migliori Vini Italiani: 91 punti
Bibenda: 4 grappoli
I Vini d’Italia – Le Guide dell’Espresso: 15,0/20
WineEnthusiast :90 punti
Robert Parker: 90 punti
2008
Luigi Veronelli: 3 Stelle Rosse
La Guida ai Vini – Giornale di Sicilia: 5 Stelle
La ricetta
Trenette al Nero di Seppia con Ragout di Seppia
Lessare i tenerumi, farli poi sgocciolare e strizzarli per bene.
Metterli in un boccale insieme all’olio, un pizzico di sale e una macinata di pepe, quindi frullare il tutto con un frullatore ad immersione.