Tutta l’eleganza dello Chardonnay siciliano
Chiaramonte
IGT Terre Siciliane
Chardonnay
Lo Chardonnay, il vitigno internazionale a bacca bianca più diffuso in Sicilia, si distingue per la sua eleganza innata e le sue stupende proprietà organolettiche sono incise nelle migliori espressioni dell’enologia mondiale. La Famiglia Di Gaetano ha scelto di coltivarlo nella Tenuta di Dàgala Borromeo, dove esposizione e terroir permettono a questa varietà di esprimere al meglio tutta la sua carica aromatica e l’intensità dei suoi profumi. Il suolo fertile, profondo, di natura franco sabbiosa, forgia un vino armonioso, dal gusto pieno e fresco, perfetta interpretazione di quello stile mediterraneo inconfondibile che solo i vini bianchi siciliani sanno esprimere. Il Chiaramonte Chardonnay esprime tutta la nobiltà di questa varietà grazie alla cura e alla precisione del metodo produttivo di Firriato.
- Classificazione: IGT Terre Siciliane
- Vitigno: Chardonnay
- Pedoclima: collinare
- Suolo: medio impasto tendente all’argilloso
- Esposizione: occidentale (250 mt. s.l.m)
ZONA DI PRODUZIONE
Dàgala Borromeo
Dàgala Borromeo è uno splendido angolo della campagna trapanese, dove il verde dei vigneti si integra perfettamente con il colore della sua terra. I vigneti di questa tenuta godono di un microclima asciutto, ventilato e segnato da una forte escursione termica tra il giorno e la notte.
Chiaramonte Chardonnay
Tradizione storica e innovazione enologica
I Chiaramonte giunsero in Sicilia nel XIV secolo al seguito della corte normanna. Attratti dalle bellezze dell’isola vi si stabilirono e ricoprirono importanti incarichi a servizio dei re Pietro e Ludovico d’Aragona. Oggi, il loro nobile casato rivive per dare nome a tre vini della linea Classic di Firriato. Il Chiaramonte Bianco è uno chardonnay vinificato in purezza, il vitigno più famoso e celebrato nel mondo che, come la nobile famiglia dei Chiaramonte, ha trovato in Sicilia la sua nuova terra d’elezione.
CHIARAMONTE CHARDONNAY
Caratteristica delle annate
2022
Nel corso dell’anno 2022, le rilevazioni termiche hanno evidenziato una continuità costante a causa di un inverno dalla temperatura temperata e l’assenza di gelate durante la stagione primaverile.
2021
La vendemmia 2021 nell’agro di Trapani è stata caratterizzata da un andamento climatico piuttosto regolare. I primi mesi della stagione invernale hanno registrato la presenza di abbondanti piogge nell’agro trapanese assicurando un ripristino del contenuto idrico nei suoli, con una primavera e un inizio estate abbastanza freschi.
2020
La vendemmia 2020 risentito in generale di un andamento climatico variabile rispetto al 2019, con temperature al di sopra della media stagionale – in particolare tra i mesi di gennaio e febbraio – e una certa siccità da maggio a settembre inoltrato.
2019
L’annata 2019 risente in generale dell’andamento climatico più freddo e piovoso rispetto alle medie degli ultimi anni. Le temperature sono state sotto la media stagionale nel periodo della fioritura e anche durante la maturazione si sono registrate condizioni climatiche favorevoli. Lo sviluppo vegetativo delle piante è stato ottimale, con chiome perfettamente funzionanti, e una riduzione del peso medio del grappolo che ha favorito un innalzamento della qualità media.
2018
Dopo un inverno ed una primavera con abbondanti e copiose precipitazioni, l’arrivo dell’estate non ha fatto salire vertiginosamente i termometri e, pertanto, il grado zuccherino è risultato inferiore rispetto al 2017. Il mese di settembre ha registrato un lieve innalzamento della umidità relativa e delle temperature minime rispetto allo scorso anno, senza però mai arrecare particolari problemi fitosanitari.
2017
Nel 2017, l’andamento del clima ha determinato un ciclo vegeto-produttivo regolare. A inizio estate, grazie a una buona curva vegetativa, le piante si sono presentate in ottime condizioni fitosanitarie. Nonostante i valori di temperatura superiori alle medie stagionali registrati tra luglio e agosto, le escursioni termiche giorno/notte hanno garantito una buona maturazione aromatica e fenolica delle uve, anticipandone la maturazione di circa una settimana e, parallelamente, riducendone la produzione di circa il 25%.
2016
La stagione estiva 2016 in Sicilia è stata caratterizzata da un clima mite, intervallato da poche perturbazioni e senza picchi eccessivi di calore. Dopo un inverno caratterizzato da scarse precipitazioni, la stagione primaverile è iniziata con temperature mediamente fresche, anche durante la fioritura, e si è chiusa con alcune precipitazioni nei mesi di maggio e giugno. Questa situazione climatica ha favorito un ottimo andamento delle varie fasi fenologiche dei vigneti.
2015
Molto complessa dal punto di vista climatico, l’autunno 2014 caldo e poco piovoso ha determinato la comparsa di un cotico erboso spontaneo notevolmente ridotto e caratterizzato dalla presenza di specie microterme (quelle che si adattano e crescono alle basse temperature). In ritardo risultano essere la maggior parte delle piante da seme spontanee e coltivate. L’avvio dell’inverno è stato freddo, con il forte abbattimento della carica sporigena dovuta alla primavera 2014 notevolmente umida.
2014
E’ stata un’annata indimenticabile grazie soprattutto ad un clima pressoché uniforme e molto equilibrato la primavera è stata giustamente piovosa con un’estate fresca che ha favorito maturazioni lente e graduali”. Si parla di “un’estate priva di sciroccate”, “luglio è trascorso senza eccessi di calura”. Parallelamente “escursioni termiche giorno/notte molto marcate” si sono registrate in tutti le aziende Firriato favorendo di fatto lo sviluppo di aromi e profumi. Insomma condizioni ottimali che hanno portato ad “una maturazione lenta e perfettamente equilibrata del frutto.
2013
L’annata si presenta fruttuosa, sia per quantità che soprattutto in qualità si sono ottenuti “vini di interessante profilo aromatico”. A causa del clima la raccolta si è protratta fino all’ultima settimana di settembre. L’annata 2013 ha permesso una raccolta più lenta e quindi una maturazione graduale.
2012
Il 2012 si è caratterizzato per un inverno non troppo rigido e con scarse precipitazioni, una primavera umida e un’estate afosa e soleggiata. L’andamento climatico leggermente più caldo degli anni precedenti, con le notevoli differenze di temperatura tra il giorno e la notte, ha permesso la crescita di un frutto aromatico e succoso, che ha soddisfatto le aspettative di eleganza e piacevolezza dello stile e della filosofia produttiva della famiglia Di Gaetano.
La ricetta
Grano Spezzato e Gamberi scottati
Cuocere con il vapore del brodo vegetale il grano spezzato, fatelo raffreddare e conditelo con sale, pepe, un filo d’olio. Sgusciare i gamberi, oleateli e metteteli in una placca con carta forno.