La vendemmia in Sicilia

La vendemmia in Sicilia

Le origini di un mito

La vite in Sicilia, una tradizione plurimillenaria

Una terra del mito. È così che appare la Sicilia agli occhi di quell’osservatore che ammira le rovine dei templi e degli anfiteatri greci, i palazzi dei normanni, l’immaginario onirico delle chiese barocche e il retaggio arabo dei mercati. Ed è così che appaiono anche le origini di uno dei simboli maggiormente riconoscibili di quest’isola, la vite, intrecciate con un tempo la cui opacità di informazioni lo fa sfumare nella leggenda, quello dei fenici. Furono loro, infatti, a importare la pianta di Bacco, la quale ha attraversato le epoche fino ai giorni nostri, un felice periodo storico in cui, dopo un ultimo secolo di trasformazioni e avanzamenti tecnici, il vino siciliano è ormai tra i più apprezzati e ricercati a livello internazionale.

Una Sicilia, molti vini

Sull’isola, le stesse uve possono declinare in modi completamente diversi

Un prodotto, il vino siciliano, così straordinario poiché le qualità delle uve da cui nasce declinano diversamente a seconda dei differenti terroir dove esse vengono impiantate. Ed è così che un vitigno come il Catarratto potrà avere, se allevato sul monte Etna, la forza del vulcano, mentre, se coltivato a Favignana a un passo dal Mediterraneo, la distintiva sapidità minerale del mare. Altro esempio sono i vitigni che crescono nella piena fascia solare dell’agro di Trapani, dove Firriato e la famiglia Di Gaetano, con le quattro tenute di Borgo Guarini, Baglio Sorìa, Pianoro Cuddìa e Dàgala Borromeo, sono tra i produttori più rappresentativi.

Le peculiarità della vendemmia

Non tutti i territori, e non tutte le uve, hanno lo stesso periodo di raccolta

Una varietà che riguarda anche il momento fondamentale dell’intero ciclo produttivo del vino: la vendemmia. Infatti, a seconda del tipo di uva e della sua posizione lungo la mappa siciliana delle viti, la raccolta potrà cominciare i primi di agosto, come nel caso dello Chardonnay di Borgo Guarini, un luogo che racconta di una tradizione agricola millenaria; oppure molto più in là, come alle altitudini della tenuta di Cavanera sull’Etna, dove la vendemmia delle uve a bacca rossa Nerello Cappuccio e Nerello Mascalese avviene solo alla metà di ottobre, completando un intenso ciclo di raccolta della durata di cento giorni.

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