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Firriato Winery, Authentic Terroir
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- 100 giorni di Vendemmia Firriato
- Custodiamo un terroir autentico
- Firriato's labels told by winemaker Federico Lombardo Di Monte Iato
- Vendemmia 2017
- Una storia di vino
- Vendemmia 2016
Cavanera Ripa di Scorciavacca | The refined elegance of a Firriato Etna DOC
Federico Lombardo di Monte Iato, Chief Operation Office di Firriato, ci racconta il Cavanera Ripa di Scorciavacca, un vino bianco “di contrada” alle pendici del Vulcano attivo più alto d’Europa.
Caratterizzato da una parte preponderante di Carricante, vitigno a bacca bianca autoctono dell’Etna, e una piccola parte di Carricante, il Cavanera Ripa di Scorciavacca è una splendida espressione della viticoltura etnea e porta con sé tutti i sentori e le componenti organolettiche tipiche del terroir etneo.
IL VINO IN 3 PAROLE: Minerale, fresco, potente.
CURIOSITÀ: Lo definiamo “vino di contrada” in quanto viene prodotto da un Crù, da un vigneto specifico ubicato in contrada Verzella sul versante nord del Vulcano. Il vigneto da cui proviene ha un’età media di circa 80 anni.
Cavanera Rovo delle Coturnie | The soul of Etna, the energy of the Volcano
Federico Lombardo di Monte Iato, Chief Operation Office di Firriato, ci racconta il Cavanera Rovo delle Coturnie, l’anima e l’energia del Vulcano.
Si tratta di un rosso importante proveniente da una preponderanza di Nerello Mascalese e una piccola parte di Nerello Cappuccio, vitigni autoctoni dell’Etna allevati nei terrazzamenti di Firriato alle pendici del Vulcano.
IL VINO IN 3 PAROLE: Energico, esplosivo, complesso.
CURIOSITÀ: Cavanera Rovo delle Coturnie è un vino di contrada single vineyard, proviene cioè da un vigneto specifico all’interno dei terreni di Firriato sull’Etna le cui piante hanno un’età media di oltre 80 anni.
Milano Wine Week 2023 || The Etna Wine Hacking: Innovation & Revolution
Comunicare il mondo del vino in maniera innovativa seguendo i cambiamenti di un settore in costante evoluzione. Questo l’obiettivo della Milano Wine Week che torna nel capoluogo lombardo dal 7 al 15 ottobre con una sesta edizione davvero inedita, impreziosita da un ricco palinsesto di eventi, format ed attività in grado di accontentare le esigenze di winelover, consumer e professionisti del settore. Tra gli appuntamenti clou della sesta edizione, grande interesse per il “The Etna Wine Hacking: Innovation & Revolution”, andato in scena martedì 10 ottobre scorso a Palazzo Bovara e che ha visto #Firriato presentare due importanti rivoluzioni tecnologiche e produttive attuate sul “Grande Vulcano”: il Signum Aetnae pre-phylloxera 2015 e il Gaudensius Vintage 2012.
Dal primo progetto nasce l’omonimo vino, il Signum Aetnae, un rosso da uve di Nerello Mascalese (varietà a bacca nera principe dell’Etna) - proveniente da un vigneto pre fillossera di circa due ettari con piante di oltre 150 anni d’età - vinificate in blend in Contrada Verzella (Versante Nord) insieme ad altre varietà storiche, cosidette “reliquia”. Fiore all’occhiello della produzione etnea di Firriato, è tra le massime espressioni dell’unicità della viticoltura europea, tanto che su ogni bottiglia è stato registrato, nonché certificato, uno specifico sistema di tracciabilità che è possibile considerare un unicum nel panorama attuale del mondo vitivinicolo. Ma il terroir dell’#Etna è portatore di altri significati, diversi, unici, che è possibile ritrovare anche all’interno del Gaudensius, il coronamento di un progetto che fa di Firriato il più importante produttore di metodo classico sull’Etna. Un disegno enologico che conta oggi, ben cinque diverse espressioni in bottiglia, in grado di racchiudere tutte le caratteristiche pedoclimatiche del #Vulcano attivo più Grande d’Europa, attraverso l’intensità dei profumi e la finezza aromatica che si esaltano con la spumantizzazione.
Quella di martedì scorso è stata - dunque - un’importante occasione per permettere ad un pubblico sempre più internazionale di conoscere il vissuto e i progetti presenti e futuri dell’azienda attraverso la voce e il cuore di Federico Lombardo di Monte Iato - Chief Operating Officer di Firriato – esaminando, con il contributo di alcuni tecnici e professori universitari, il rapporto tra tradizione e innovazione nel contesto vitivinicolo italiano.
Ad ‘aprire le danze’ il Professor Donato S. La Mela di Veca – Docente di Selvicoltura al SAAF dell’Università di Palermo - che ha posto l’attenzione sulla datazione dendrocronologica del vigneto di Cavanera Etnea (Storica Tenuta di Firriato sull’Etna), per poi proseguire con l’intervento di Tanino Santangelo – agronomo e ricercatore – relativo alla sopravvivenza del vigneto ed il recupero del DNA per favorire la continuità genetica. Il Dr. Lombardo di Monte Iato ha, poi, esplorato gli aspetti inerenti i sistemi di validazione e anticontraffazione, NFT & Blockchain, approfonditi poi dall’intervento del Dr. Francesco Maria De Collibus – Ricercatore presso l’Università di Zurigo – con particolare attenzione al ruolo dei “token”.
Dopo gli aspetti tecnici affrontati nella prima parte del “The Etna Wine Hacking”, spazio a due diversi tasting a tema Nerello Mascalese condotti dall’enologo di fama internazionale, Carlo Casavecchia. Quest’ultimo ha voluto, in primis, misurarsi con il “valore enologico” del Signum Aetnae per, poi, analizzare, con il Gaudensius Vintage 2012, il nuovo progetto di Firriato di concepire la spumantizzazione metodo classico sull’Etna, parlando di Nerello Mascalese affinato oltre 120 mesi sui lieviti.
“Siamo davvero orgogliosi di aver preso parte, per la prima volta nella nostra storia, a questa nuova ed entusiasmante esperienza – sottolinea Federico Lombardo di Monte Iato, COO di Firriato -. La sesta edizione della Milano Wine Week è stata la giusta vetrina per presentare ad un pubblico internazionale i numerosi progetti in cantiere che coinvolgono il mondo del vino, insieme al digitale e alle moderne tecnologie. Sono convinto che le tematiche affrontate durante il “The Etna Wine Hacking” rappresentino il futuro del vino digitale e Firriato, proprio per il suo ruolo di azienda pioniera, ha il dovere di fungere da monito anche per altre realtà che sceglieranno di muoversi in questa direzione”.
La vendemmia Firriato del Nero d'Avola
Tra i 100 giorni di Firriato, quelli della raccolta del Nero d'Avola 🍇 a Borgo Guarini sono tra i più preziosi✨. Nel cru della Ferla, i grappoli si svelano con acini più piccoli, una promessa di purezza e intensità 🍷
Among Firriato's 100 days, those of the Nero d'Avola harvest 🍇 in Borgo Guarini are among the most precious✨. In the Ferla cru, the bunches reveal themselves with smaller berries, a promise of purity and intensity🍷
La vendemmia Firriato del Grillo
Cosa aspettarci dall'annata 2023 del nostro grillo? 🍇 Ce lo dice Federico Lombardo di Monte Iato, COO di Firriato, direttamente dalla vigna di Borgo Guarini nell'agro trapanese. 🍷
La vendemmia Firriato dello Zibibbo
La raccolta dello Zibibbo Firriato al ritmo frenetico della vendemmia 2023. 🍇🍷
L'inizio della vendemmia Firriato
🍇🥂🌞 Diamo il via alla lunga vendemmia 2023 con lo #Chardonnay nell'Agro di #Trapani, con circa 12 giorni di ritardo rispetto alla media delle scorse annate. 🍇🥂🌞
Come racconta Federico Lombardo di Monte Iato, “sarà una vendemmia da interpretare, ma i campionamenti delle ultime settimane pre-vendemmiali ci danno buonissime ed incoraggianti prospettive qualitative e come sempre il team Firriato ce la metterà tutta”. 💪🍇
Non ci resta che augurare una buona vendemmia a tutti i viticoltori che hanno già iniziato o stanno per iniziare, ad maiora et meliora! 🌱🍷
Seguiteci per scoprire l’andamento dell’annata: vendemmiamo 100 giorni e ve li raccontiamo tutti! 🍇📆🍷
🍇🥂🌞Let's kick off the long 2023 harvest with #Chardonnay in the countryside of #Trapani, about 12 days late compared to the average of the past years.🍇🥂🌞
As Federico Lombardo of Monte Iato recounts, "it will be a harvest to be interpreted, but the samplings of the last pre-harvest weeks give us very good and encouraging qualitative prospects and as always the Firriato team will give it its all".💪🍇
We just have to wish a good sale to all the winemakers who have already started or are about to start, ad maiora et meliora!🌱🍷
Gaudensius Pas Dosè | The refinement, complexity and peculiarity of Nerello Mascalese
Federico Lombardo di Monte Iato, Chief Operation Office di Firriato, ci racconta il Gaudensius Pas Dosé, il Metodo Classico etneo a dosaggio zero.
Uno spumante da Nerello Mascalese in purezza, vitigno a bacca rossa ma vinificato in bianco in questo caso, dal perlage estremamente fine e delicato e una struttura molto complessa. L’affinamento di 36 mesi e l’assenza di sciroppo di dosaggio lo rendono uno spumante estremamente raffinato e ricercato.
IL VINO IN 3 PAROLE: Profondo, intenso, elegante.
CURIOSITÀ: La denominazione Pas Dosè, o dosaggio zero, rappresenta all’interno della classificazione degli spumanti, il vino con il minor residuo di zucchero. Questa tipologia di produzione infatti non prevede l’aggiunta di liqueur d’expedition, cosa che avviene dopo la seconda fermentazione nel metodo classico.
Ribeca | Perricone: a vine relic rescued by Firriato
Federico Lombardo di Monte Iato, Chief Operation Office di Firriato, ci racconta il Ribeca, uno dei vini più iconici e simbolo della filosofia Firriato.
Ribeca è 100% Perricone ed è testimone della mission aziendale, ovvero la volontà di recuperare e valorizzare il patrimonio ampelografico siciliano. Il Perricone è stato per anni un vitigno poco considerato dalla viticoltura siciliana per la sua difficoltà di allevamento ed era quasi destinato a scomparire: Firriato ha deciso, in controtendenza, di riabilitare questo vitigno “reliquia” e vinificarlo in purezza, creando uno dei suoi top wine estremamente apprezzato dalla critica internazionale.
IL VINO IN 3 PAROLE: Complesso, strutturato, meditativo.
CURIOSITÀ: Per il recupero di questo vitigno Firriato ha utilizzato un approccio scientifico grazie al quale è riuscita a trovare le migliori condizioni pedoclimatiche per vinificarlo in purezza. È il frutto di un lavoro pluridecennale che ha permesso all’azienda siciliana di ottenere un vino di altissimo profilo.