PALERMO, LA RICCHEZZA DELLA CULTURA
Il Palazzo Reale
La storia di Palermo è intrinsecamente legata a quella dei normanni. Insieme agli arabi, infatti, sono loro che hanno scolpito l’immagine della città medioevale nel tempo, rendendola quella sintesi improbabile, e allo stesso tempo irripetibile, di culture e società agli antipodi. I segni di questa ricchezza si rintracciano tutt’oggi in luoghi come Palazzo dei Normanni, sede dell’odierna Assemblea Regionale Siciliana, a sua volta erede dello storico parlamento di Sicilia, uno dei più antichi al mondo. Palazzo dei Normanni è anche riconosciuto come la più antica residenza reale d’Europa, toccando il proprio apice con l’imperatore Federico II, stupor mundi, e con suo figlio Corrado IV.
Capitale della Cultura 2018
Federico II grazie alla personalità poliedrica, affascinante, unica, l’ultimo re di Sicilia discendente (da parte di madre) della famiglia Altavilla è entrato nel mito della storia di Palermo, tracciandone per sempre l’identità multiforme, votata alla curiosità verso altri mondi. Una caratteristica che echeggia fortissima proprio in questi giorni: non è un caso che il capoluogo siciliano sia stato eletto Capitale della Cultura Italiana 2018, kermesse dal respiro internazionale che sta animando la città con uno spirito inedito. Decine e decine gli eventi in programma fino alla fine dell’anno, tra mostre nei più importanti musei cittadini, opere teatrali e concerti, installazioni ed eventi speciali. Un programma che diventerà ancora più ricco con l’inaugurazione di Manifesta a giugno, la prestigiosa biennale itinerante d’arte contemporanea.
Un destino nel nome: Altavilla
Firriato, alla straordinaria storia della famiglia Altavilla, ha dedicato alcuni dei suoi vini più apprezzati. Veri e propri avventurieri, in perfetta linea col proprio retaggio vichingo, gli Altavilla diedero i natali ai primi re di Sicilia, diffondendosi parallelamente in tutti i più significativi territori del Mediterraneo medievale, in particolare in Terra Santa. Uno slancio verso nuovi orizzonti che riflette quello dei vini Altavilla della Corte di Firriato, una linea che comprende varietà come il Cabernet Sauvignon e il Syrah, vitigni alloctoni che, come i normanni, hanno trovato in Sicilia la propria terra d’elezione. Completa la linea il Grillo in purezza, esponente di rilievo della viticoltura collinare che Firriato ha sviluppato a Borgo Guarini, nell’agro di Trapani.