La vendemmia del Metodo Classico

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La vendemmia del Metodo Classico

Il Cru del Gaudensius

Perlage di Nerello Mascalese

Signoreggia l’Etna sui vigneti di Cavanera con la sua imponente mole e il costante sbuffare del suo cratere. In questo luogo avvolto dalla magia di una natura straordinaria il  Nerello Mascalese è senza dubbio un primo attore della tradizione enologica del vulcano ed è, con questo vitigno, che Firriato ha pensato di realizzare il suo spumante metodo classico. I filari del Cru del Gaudensius ricevono cure particolari dai nostri vendemmiatori perché, per garantire la perfezione dei sentori di queste uve, è necessario rallentarne la maturazione lasciando in pianta le foglie che coprono i grappoli dalla luce solare. Una componente fondamentale come l’acido malico viene preservata da questo metodo garantendo una spalla acida in perfetta armonia con i profumi del Nerello Mascalese.

Come procede l’annata?

Il clima del Vulcano e i suoi influssi sul vigneto

Per comprendere lo sviluppo agronomico della vite sull’Etna si deve necessariamente tralasciare l’idea di Sicilia con il suo clima caldo e assolato per immergersi in una dimensione di terroir di montagna fatta di altitudine, temperature più basse, irradiazione solare. Se in pianura la vendemmia di alcune varietà inizia già nella prima decade di agosto, sul micro continente Etna, la maturazione delle uve è ritardata ed arriva, solitamente, al mese di ottobre. L’annata 2016 a Cavanera rientra perfettamente nei parametri abituali. L’inverno non è stato particolarmente rigido e le temperature primaverili hanno consentito un corretto sviluppo dei grappoli. Durante la stagione estiva la maturazione delle uve si è svolta regolarmente e le uve sono, da un punto di vista fitosanitario, perfette.

Lo spumante dell’Etna DOC

Il discreto fascino del metodo classico

Le viti affondano decise le loro radici nei suoli del Vulcano per un vino spumante metodo classico intenso e fruttato. Le note delicate di agrumi di Sicilia si sposano con le fragranze dell’anice e della crosta di pane. Al palato è evidente la lunga persistenza sapida e minerale. Esuberante il perlage che lo contraddistingue con l’eleganza naturale dei vini che nascono sull’Etna. Gaudensius si rivela con il suo colore giallo che vira deciso all’oro e un ventaglio di sentori che uniscono complessità e freschezza. L’affinamento in bottiglia a contatto con i lieviti per oltre 32 mesi con frequenti “coupe de poignèe” ne esalta la raffinatezza gustativa rendendolo unico nel panorama dei vini dell’Etna.

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