LA FINE DELLA VENDEMMIA 2017
La vendemmia sull’Etna
Il vulcano sigilla il 2017 dell’azienda
È a Cavanera, sotto lo sguardo forte e paterno dell’Etna, che si è conclusa anche quest’anno la nostra vendemmia. Un 2017 particolare, durante il quale le uve si sono plasmate e adattate attraverso condizioni spesso estreme sia sotto il profilo idrico che climatico; tuttavia, i nostri esperti hanno costantemente monitorato lo sviluppo delle piante, riservando loro la massima cura. Un ruolo affettuoso e paterno, proprio come quello del vulcano, che culla le viti iniettando in loro la propria energia, così straripante da aver fatto registrare un lieve aumento nella produzione. Il figlio che, probabilmente, ne ha assorbita di più è stato il Nerello Mascalese, la cui crescita nel corso dell’anno ha generato notevoli aspettative per ciò che vedremo in vini come il Gaudensius, spumante raffinato e luminoso, un unicum d’eleganza nel panorama dell’enologia siciliana.
Trapani, una storia senza fine
Il nord-ovest della Sicilia, cuore delle tenute di Firriato
Invece, a inaugurare la vendemmia sono state, come sempre, le nostre tenute nell’agro trapanese: Pianoro Cuddìa, Dàgala Borromeo, Borgo Guarini e Baglio Sorìa. La maturazione fenolica delle varietà di Syrah, Merlot e Cabernet sono state di assoluto pregio, lasciando presagire dei vini che incanteranno i sensi. Ma vitigni con la miglior risposta organolettica in assoluto sono stati, senza dubbio, i bianchi Catarratto e Grillo e il rosso Perricone, i quali lasciano intuire vini dai sofisticati aromi e grande struttura, per dei sapori che non verranno dimenticati. In questo areale, le condizioni spesso di vera e propria siccità in cui sono stati costretti a lavorare i nostri esperti hanno richiesto un lavoro pressoché ininterrotto, facendo registrare anche un moderato calo nella produzione complessiva. Come è noto, però, è dalle difficoltà nascono le migliori opportunità, ed è così che nascono i grandi vini di Firriato: ottenendo il massimo da ciò che Madre Natura dona.
Favignana, raccogliere tra mare e vento
La vendemmia di Calamoni chiude il cerchio
L’ultima delle Tenute è, forse, quella più speciale. Parliamo, ovviamente, di Calamoni di Favignana, unico vigneto in produzione tra tutte le isole Egadi. Espressione di una viticoltura estrema come, a specchio, lo è quella sull’Etna, a Calamoni nel 2017 si sono registrate temperature e numeri produttivi in linea con quelli della stagione precedente. Qui, si coltivano uve sia a bacca bianca che rossa ma, tra tutte, quella forse più caratteristica e che, di nuovo, ha dato il miglior riscontro in termini organolettici, è lo Zibibbo. Un’uva che ha goduto pienamente dei benefici influssi del mare e del vento, i due elementi in cui è racchiusa Calamoni, e che si sintetizzeranno nei toni balsamici e salmastri della bottiglia di Passulè, garantendo, ancora un altro anno, una magia sensoriale unica.